Poesia. Cielo

Buonasera,
poche parole per condividere con voi dei versi che mi sono venuti in mente ieri sera, mentre ritornavo a casa dopo alcune commissioni in centro.
C’era un profumo bellissimo, sapeva di temporale, primavera, forza, energia e di vita.
Credo sia stato uno dei cieli più belli che io abbia mai visto, ma ovviamente il mio cellulare non è riuscito a cogliere una minima frazione della sua essenza.

Spero che i versi vi piacciano.

Buona serata,

Celestina

Canzone: Il teatro degli orrori direzioni diversecielo

-Cielo-

 

Distratta,
Passeggiavo annusando
L’aria e i miei pensieri
M’accorsi d’un tarlo,
fastidioso e implacabile,
Che mangiava il resto
Riempiendo la mente
Di Te.
Guardai il cielo,
Gli alberi,
Le torri,
Gli uccelli nervosi
Che portavano novità.
Ed io ero aggrappata
All’abitudine
Di un pensiero che ha il tuo
Odore
Di un suono che ha la tua
Risata
Del sapore salato
Di quella lacrima.

C’eri.
Non c’eri.

Allungai la mano
Sulla tua guancia,
Posai un bacio
Sul tuo collo.

Concentrata,
Stavo ferma davanti
Al cielo
E mi raccontavo che ormai
Eri andato.
Via.
Lontano.
O forse eri qua,
Vicino.
Abbracciai la tua carne,
Il tuo spirito,
La tua anima
e il ricordo
Che solido stava appoggiato
Sulla bocca
Del mio stomaco stremato.

Avrei voluto mostrarti
Le nuvole,
Ti ho raccontato
Il profumo del temporale che stava arrivando.
L’ho aspettato.
Ho aspettato me.
Ho aspettato che lavasse
Via
Le cicatrici e che portasse

Te e me stretti in un abbraccio.

Non ha piovuto.
Il vento ha spazzato via
Qualcosa
Ma non i pesi e i segni.

Distratta,
Ho passeggiato e dimenticato.
Ho aperto una porta,
L’ho chiusa.
E con essa ho sbattuto
Fuori quel cielo.

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